L'ambiente gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione delle ectoparassitosi degli animali domestici

Il trinomio uomo-animale-ambiente deve essere analizzato nel suo insieme in quanto l’ambiente gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione delle ectoparassitosi degli animali domestici, delle malattie ad essi correlate e delle patologie trasmissibili, per loro tramite, anche all’uomo (le zoonosi).

Esempi schemi funzionali

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Quasi tutti gli ectoparassiti svolgono il loro ciclo biologico sia sull’animale ospite (parassitato) sia nell’ambiente. Ne deriva che la lotta agli ectoparassiti debba basarsi su sistemi terapeutici integrati.
Si può affermare oggettivamente che il successo nel controllo delle parassitosi da pulci e zecche del cane e del gatto sia legato a un atteggiamento diagnostico–terapeutico, in cui l’ambiente diventa un’opportunità e non  rimane un “cliente trascurato”.
Le soluzioni sono piuttosto semplici in quanto, come vedremo, le risorse “farmacologiche” esistono e la loro applicazione non è difficile purché si disponga delle necessarie informazioni. Dare tali informazioni  è l’obiettivo di questa nota, cioè realizzare un programma di lotta integrata di successo.
 

I PARASSITI
“L’ambiente è bello se ben curato, ma pericoloso se trascurato.”


Nell’ambiente gli animali possono entrare in contatto con diversi parassiti, come pulci, zecche, acari, pidocchi, mosche o mosconi, zanzare e pappataci. Questi  hanno fasi del ciclo vitale che si svolgono in diversi luoghi, sia nell’ambiente esterno sia in quello interno, sia sull’animale sia sull’uomo.
Per queste ragioni, al fine di condurre una lotta integrata e di successo ai parassiti del cane, del gatto e quindi anche alle malattie trasmissibili da animale a uomo, sarà necessario distinguere del ciclo biologico di ogni parassita la fase che si svolge sull’animale e la fase ambientale.
Per questo, una volta fatta la diagnosi sull’animale, il  prescrivere un intervento terapeutico richiederà obbligatoriamente un intervento ambientale mirato, sia all’entità biologica infestante, sia all’ambiente in cui l’animale vive, sia esso interno (indoor) oppure interno più esterno (outdoor), o solo esterno, a seconda delle condizioni di vita dei nostri animali.

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Per questo motivo non bisogna solo curare l’animale per prevenire contagi e zoonosi, ma anche l’ambiente.
Provando ad analizzare le ragioni dei possibili fallimenti e/o di ripetute re-infestazioni sull’animale, esse sono spesso dovute al fatto che ad essere trascurato sia l’ambiente in cui l’animale vive e si muove.
Sono questi i casi in cui non è raro incorrere in accanimenti terapeutici cui conseguono superdosaggi ed effetti collaterali indesiderati.
Può quindi non essere sufficiente trattare gli animali, perché l’ambiente è risultato essere un paziente trascurato e a volte poco conosciuto.
 

CRITERI GENERALI PER LA SCELTA DEL TRATTAMENTO INSETTICIDA AMBIENTALE DI PRIMA SCELTA
“Tutti gli interventi, siano essi mirati ad ambienti indoor che outdoor, devono essere: sicuri, efficaci e semplici da effettuare.”

Una prima e fondamentale raccomandazione è quella di attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate in etichetta.
I trattamenti devono essere eseguiti là dove servono e nel periodo necessario (lotta mirata).
Inoltre, nel presupposto che gli insetticidi ambientali non sono tutti uguali, così come nella scelta di un antibiotico, la scelta di un antiparassitario ambientale non deve prescindere da una diagnosi, e sulla   base di questa deve essere fatta con raziocinio.

I criteri fondamentali sulla base dei quali selezionare un antiparassitario ambientale sono:
1) Sicurezza per l’ambiente, l’operatore e l’animale;
2) Spettro d’azione che comprenda anche l’attività adulticida, ovicida e larvicida;
3) Residualità dell’intervento;
4) Facilità applicativa.

Interventi indoor

I trattamenti negli ambienti confinati devono preferire la capacità abbattente degli insetticidi ambientali, sia per non avere superfici biologicamente attive per lunghi periodi, sia per eliminare l’infestante nel più breve periodo di tempo possibile.
La logica è trattare in modo mirato tutte le superfici a rischio ectoparassita nello stadio ambientale come i battiscopa, i paraspigoli, le linee di fuga e screpolature dei pavimenti e delle pareti, senza trascurare i rifugi che il mobilio spesso rappresenta,  né tantomeno gli impianti elettrici.
Questa pratica consente il controllo anche di altri parassiti quali acari della polvere, formiche, cimici dei letti (in forte sviluppo ) e gli ubiquitari scarafaggi.

Interventi outdoor

Gli interventi esterni (ivi compresi i  balconi) devono privilegiare invece l’azione residuale; in particolare devono realizzare una sorta di cintura sanitaria perimetrale.
E’ necessario porre particolare attenzione all’uniformità della distribuzione senza applicare  i prodotti là dove non servono o dove potrebbero causare danni (orti o piante ornamentali particolarmente sensibili).
L’ambiente deve essere trattato come un paziente, partendo quindi da una attenta “anamnesi” (analisi della storia pregressa di quell’ambiente), passando da un accurato “esame clinico”, sino a giungere ad una corretta “diagnosi” ed alla impostazione di una “terapia” più idonea al caso specifico.

Poiché il “fattore tempo” è fondamentale nell’approccio del trattamento ambientale, che deve essere trattato sempre ed il più precocemente possibile, Formevet consiglia sempre a tutti i proprietari di non sottovalutare mai i segnali sospetti relativi ad una potenziale infestazione ambientale e di non esitare a confidare celermente i propri dubbi al Medico Veterinario di fiducia, il quale potrà effettuare un accurata valutazione della specifica situazione ed indicare cosa fare, quali prodotti impiegare e suggerire, in caso di infestazioni di particolare gravità,  l’intervento da parte di specialisti dell’igiene ambientale quali i Pest Control Operators.
Formevet offre una ampia gamma di prodotti specifici per tipologia di ambiente, sia interno che esterno, sia urbano che rurale, che differiscono tra loro per principi attivi, modalità e spettro d’azione, metodi di impiego, efficacia e durata. 

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